IL PAESAGGIO

Poco meno della metà della proprietà è occupata da campi coltivati e pascoli; la parte restante è terreno boschivo. In contrasto con le zone coltivate, che accentuano la dolcezza delle colline verdi tipiche della Toscana, gli antichi boschi di Barbialla Nuova sono un rifugio per cervi, daini, caprioli, cinghiali, tassi, donnole, istrici e altri animali selvatici. Anche le specie di alberi che li popolano sono numerose. La parte più bassa dei boschi è dominata da calanchi, muri di sabbia e argilla che possono raggiungere fino ai 100 metri di altezza. Sul suolo, è possibile trovare fossili risalenti al Pliocene (2.5/5.5 milioni di anni fa). La nostra è una delle poche zone nel mondo in cui si può trovare il tartufo bianco (Tuber Magnatum Pico), al quale abbiamo dedicato alcune riserve. Nei boschi si trovano anche svariati funghi, tra cui il porcino. Il lago, che si trova a pochi minuti di cammino dalla fattoria, è riserva di acqua per la mandria e risorsa per gli animali selvatici. Attorno al lago e in tutta la fattoria ci sono distese di rovi da more e rosa canina. I gelsi, ricordo dei tempi in cui si allevava il baco da seta, sono numerosi attorno alle case e alle rovine. La camomilla cresce spontaneamente sulle colline, così come numerose erbe di campo quali la borragine, la cicoria e gli asparagi.